Piccolo ristorante con cucina giovane e raffinata.
Il ristorante Ad Astra ha aperto nel novembre 2019 nel cuore di Santa Maria della Versa. Il suo nome evoca il motto "per aspera ad astra" che significa attraverso le asperità sino alle stelle, un invito a superare le difficoltà ad impegnarsi per raggiungere i risultati desiderati.
Penso che Alessandro Folli e sua moglie Samantha, abbiano pensato proprio a questo, quando hanno dato il nome alla loro avventura.
Alessandro è uno Chef giovane e pieno d'entusiasmo, ottime basi per iniziare questo cammino non certo facile. Dopo la scuola alberghiera e le sue prime esperienze in realtà locali, Ale ha voluto cimentarsi con le grandi cucine di Chef stellati in Italia e all'estero. Con il ritorno dell'Oltrepò si è reso conto delle grandi potenzialità di questo territorio e da qui la decisione di aprire un ristorante gastronomico nel cuore della Valle Versa, famosa per aver dato i natali al metodo classico italiano millesimato.
Il ristorante conta 26 posti divisi in tre sale con stili diversi. La prima sala, che da sulla piazza, ha una mise en place classica con un lungo tovagliato bianco. Nella sala centralesi gioca sulla convivialità, con un grande tavolo di marmo bianco davanti al camino. Nella terza saletta, piccoli tavoli da due posti in marmo bianco o nero, con comode poltroncine di velluto.
Nel menù, si trovano piatti sia tradizionali che soluzioni innovative con accostamenti ben studiati. Tra gli antipasti spiccano: battuta di manzo con olio alle acciughe, puntarelle all'aceto di mele e raspadura lodigianacon semi di cipolla rossa e senape Meaux. Capesante piastrate con mortadella, mele Golden Delicious e olio alle castegne.
Tra i primi non poteva mancare il risotto, in questo caso con fumetto di pesce, cuore di bisque ai crostacei e gambero rosso agli agrumi. Tagliolini di pasta fresca alla chitarra con ragù di lepre, canella e crema di carote viola.
Nei secondi la scelta tra carne e pesce è ardua. Ganassino di maiale brasato con crema di patate ratte,verza cotta con olio di noci ad atmosfera zero e la sua buccia essicata. Cuore di baccalà cotto nel latte di nocciole, polenta del Molino Bruciamonti e scalogno piacentino in agrodolce.
Anche i dolci sono vere delizie di gusto e presentazione. Tartelletta di frolla alle mandorle, bianco mangiare, sedano verde e barbabietola semi candita, limone e gelato al finocchio. Pera cotta al Bonarda, farcita al mascarpone e paprika profumata, mirtilli e iil suo vino di cottura.
La carta dei vini, saggiamente non poteva che esaltare la produzioni locali con fiore all'occhiello il Pinot Nero in tutte le sue declinazioni.
IL NOSTRO COMMENTO
Devo dire che di Ad Astra ci è piaciuto tutto: il giovane Chef umile e appassionato, la sua brigata unita e sorridente, il design delle sale semplice e di gusto, i piatti eseguiti con grande capacità e amore. Quindi non ci resta che augurare ad Alessandro il più grande e meritato successo.